Matteo Monai

Matteo Monai
Laurea e PhD in Chimica
Assistant Professor presso Università di Utrecht
Utrecht - Paesi Bassi

Intervista aggiornata a giugno 2023

 

"Rimani aperto alle opportunità che ti vengono presentate, spingi e vai oltre. Si sbaglia sempre, ma poi ci si rialza e si riparte."

 

1) NOME - COGNOME

Matteo Monai

 

2) AZIENDA ATTUALE PRESSO CUI SEI IMPEGNATO, RUOLO E SEDE

Università di Utrecht, Assistant Professor, Utrecht (Paesi Bassi)

 

3) FORMAZIONE PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE: CORSO DI STUDI/MASTER/DOTTORATO

Laurea triennale, Laurea magistrale e Dottorato in Chimica

 

4) CI RACCONTI QUALCOSA DI TE?

Mi sono appassionato alla chimica durante il liceo, grazie al mio professore di Scienze di allora. Nel tempo libero suono il basso (date un ascolto ai Concrete Jelly) e scrivo canzoni, storie e poesie. Oppure sono al bar con gli amici a parlare dei massimi sistemi.

 

5) COSA TI APPASSIONA DEL TUO LAVORO?

Mi piace il lavoro di ricerca perché ogni giorno è diverso dal precedente. Cerchi di risolvere problemi grandi e piccoli con creatività e metodo scientifico, fino a costruire una storia e rispondere alle domande che ti eri posto al principio (almeno in parte). Sembra di essere in un racconto giallo, dove però non è morto nessuno.

 

6) COSA PORTI CON TE DELL’ESPERIENZA DI STUDIO ALL’UNIVERSITÀ DI TRIESTE?

La qualità dell'insegnamento, che si estende per tutte le branche della chimica e dà le basi per svolgere una ricerca multidisciplinare e di ampio respiro. E nel dottorato, l'opportunità di sfruttare programmi di mobilità europei e strutture di ricerca avanzate, come il sincrotrone italiano Elettra, a due passi da Trieste. Ma anche la bellezza del golfo, il mare di Barcola e le birre da Robi Scussa per quando gli esperimenti non vanno proprio come vorresti.

 

7) QUALI SONO LE COMPETENZE O CARATTERISTICHE INDISPENSABILI PER IL TUO LAVORO? 

Dopo il dottorato devi, fra le altre cose, avere adottato il metodo scientifico, saper scrivere e revisionare articoli scientifici, essere indipendente nel formulare linee di ricerca, supervisionare altri studenti e dottorandi, e collaborare con altri studenti o gruppi di ricerca. Ma soprattutto serve passione per la scienza e bisogna accettare il fatto che 9 cose su 10 non vanno come vuoi tu, e devi affrontare fallimenti e frustrazioni di petto, cambiando strategia e ripartendo da zero.

 

8) COSA CONSIGLIERESTI A UN NEOLAUREATO CHE HA INIZIATO LA RICERCA DEL PRIMO IMPIEGO? 

Caro neolaureato, ci sono tre motivi per fare un dottorato. Il primo è che ti è piaciuto il lavoro fatto per la tesi specialistica e pensi che diventare professore un giorno non sarebbe male. Il secondo è che (sarò schietto, specialmente all'estero) il dottorato ti può dare accesso a una carriera nel mondo dell'industria che una laurea non ti dà. Il terzo è che non sai ancora cosa fare esattamente nella vita, ma intanto puoi fare qualcosa che ti appassiona e ti porta in giro per il mondo a conoscere gente stupenda. Indovina a che categoria appartengo.