Dario Chisari

Dario Chisari
Laurea in Geoscienze
Exploration Project Manager presso Eni Mexico
Città del Messico - Messico

Intervista aggiornata a giugno 2023

 

"Sii curioso, sicuramente la curiosità contribuisce ad ampliare il proprio bagaglio di competenze e conoscenze che si rivela spesso fondamentale nel mondo del lavoro. Abbi grinta, perché sarà la grinta spesso a fare la differenza. Sii costruttivo nelle critiche e nel mostrare il tuo disaccordo, nel mondo del lavoro le critiche sterili finiscono spesso per degradare l'esperienza professionale (e il professionista), al contrario le critiche costruttive mostrano la tua visione delle cose, mettono in luce passione e grinta utili a trovare soluzioni innovative e migliorative."

 

1) NOME - COGNOME

Dario Chisari

 

2) AZIENDA ATTUALE PRESSO CUI SEI IMPEGNATO E RUOLO

Eni Mexico, Exploration Project Manager, Città del Messico (Messico)

 

3) FORMAZIONE PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE: CORSO DI STUDI/MASTER/DOTTORATO

Laurea magistrale in Geoscienze, indirizzo in Geologia e Risorse del Sottosuolo

 

4) PUOI SPIEGARE QUALI SONO LE TUE MANSIONI E LE RESPONSABILITÀ CHE RICOPRI?

Mi occupo di energia ormai da molti anni e ho avuto la preziosa possibilità di spaziare dall'acquisizione dei dati, alla modellizzazione, fino all'interpretazione e alla pianificazione delle attività di ricerca e sviluppo, principalmente nel campo delle risorse naturali; diciamo che ho seguito gli step della spesso vituperata gavetta, step che però si rivelano poi fondamentali per poter entrare nel merito delle decisioni tecniche con una certa cognizione di causa. Oggi, a quasi 14 anni dal mio ingresso nel mondo del lavoro, dopo essermi occupato di Project Management presso una consociata estera di Eni in Egitto, Belayim Petroleum (o Petrobel), mi accingo a intraprendere una nuova avventura presso la sede Eni in Messico. In questo nuovo ruolo mi occuperò ancora una volta della parte tecnico-finanziaria dei progetti, dei rapporti con i partner privati ed istituzionali, con particolare attenzione alle nuove iniziative esplorative, ma tenendo ovviamente d'occhio anche tutti gli sviluppi sia tecnici che normativi legati alle attività già in essere all'interno di un'area vasta, interessante e in continuo divenire come quella del Golfo del Messico (acque territoriali messicane).

 

5) QUALI SONO STATE LE TUE PRIME ESPERIENZE DI LAVORO DOPO LA LAUREA? CREDI SIANO SERVITE PER ARRIVARE ALLA TUA POSIZIONE ATTUALE?

Subito dopo essermi laureato, mi sono trasferito in Inghilterra, dove ho lavorato per ben 5 anni presso la sede londinese di TGS, multinazionale norvegese con quartier generale a Houston, in Texas, che fornisce dati geoscientifici alle società che si occupano di ricerca e produzione di idrocarburi, ma anche ai governi interessati a sfruttare le risorse energetiche presenti nel loro sottosuolo.

Per TGS ho collaborato come project leader a diversi progetti di interpretazione regionale e analisi di bacino in Golfo del Messico, Angola, Mauritania, Senegal, Guinea Bissau, Namibia, Madagascar e Brasile ai quali ho contribuito sia a livello tecnico che presentando i risultati ai rispettivi governi.

Per un breve periodo, sempre per lavoro, mi sono trasferito a Houston, in Texas, dove ho continuato a imparare alcune tecniche di elaborazione dati, dando il mio contributo in termini di modelling strutturale dei diapiri salini nel Golfo del Messico (acque territoriali USA).

Infine ho concluso occupandomi della pianificazione tecnico-finanziaria per un progetto di acquisizione dati in Italia e presentato al Ministero dello Sviluppo Economico Italiano nel 2014-15.

Certamente la mia esperienza pregressa ha giocato un ruolo determinante per arrivare oggi a ricoprire il mio ruolo attuale. L’esperienza all’estero mi ha permesso di toccare con mano alcune delle problematiche più comuni che caratterizzano l’industria energetica, di creare una rete di contatti professionali su scala globale e di beneficiare, in breve termine, del grande bisogno di trasferire know-how ai più giovani, responsabilizzandoli e rendendoli rapidamente dei professionisti giovani, capaci e autonomi.

 

6) IN CHE MODO IL TUO PERCORSO DI STUDI HA INFLUITO SULLE TUE SCELTE PROFESSIONALI?

Direi che gli studi presso il consorzio interuniversitario Trieste-Ferrara-Padova sono stati a dir poco determinanti nella definizione della mia futura carriera professionale.

Il Dipartimento di Geologia dell’Università di Trieste ci diede (in collaborazione con Eni) la possibilità di partecipare a un congresso di respiro internazionale (AAPG) già prima della laurea, da lì in poi il passo verso l’estero fu veramente breve.

 

7) COSA PORTI CON TE DELL’ESPERIENZA DI STUDIO ALL’UNIVERSITÀ DI TRIESTE?

Il clima accademico estremamente stimolante e professionalizzante, la forte connessione alle realtà professionali e industriali, nonché ore di conversazioni (accademiche e non) con i miei professori.

Le esperienze in nave da ricerca per progetti in collaborazione con altre università italiane e con il CNR (per il progetto CARG), con l’OGS e con il CoNiSMa.

Un clima estremamente piacevole che permise inoltre ad alcuni studenti di presentare i rispettivi lavori di tesi al congresso GNGTS che si tiene a Trieste con cadenza biennale.

 

8) COSA CONSIGLIERESTI A UN NEOLAUREATO CHE DESIDERA INTRAPRENDERE LA TUA PROFESSIONE?

Di essere curioso! Di cogliere ogni singola opportunità abbia davanti a sé, di non aspettare che le cose piovano semplicemente dall’alto, è vero che la fortuna aiuta gli audaci.

Di preparare il proprio CV con cura, molta attenzione e con largo anticipo, cominciando a inviarlo ad aziende selezionate ben prima della laurea. Di evitare di focalizzarsi troppo su una singola azienda; spesso guardare oltre e fare esperienze inaspettate porta a conoscere nuove realtà professionali, apre gli orizzonti e amplia il ventaglio delle competenze, permette di venire a contatto con metodologie che si potranno poi riapplicare in moltissimi altri ambiti aziendali.

Di ricordare che le amicizie e le esperienze condivise durante gli anni accademici saranno fertile terreno comune per i futuri rapporti di lavoro. Il mio, come molti altri lavori, non è un lavoro da “solista”, sono fondamentali il rispetto per i colleghi e la capacità di fare tesoro delle critiche costruttive. Quando si lavora in team, l’ottica di squadra non può mai venire meno e la capacità di collaborare all’interno di un gruppo di progetto è vitale.

Infine, di godere appieno dell’atmosfera accademica quando se ne ha l’opportunità e, perché no, anche e soprattutto delle giornate trascorse a camminare sulla Napoleonica1.

 

 

1. N.d.r : La “Strada Napoleonica” è un sentiero che collega il Borgo San Nazario (in periferia di Prosecco) alla piazzola dell’Obelisco di Opicina (frazione di Trieste). È apprezzato per essere in alto rispetto al mare, sul ciglione carsico, con stupendi panorami su Trieste e sul golfo, facilmente percorribile anche d’inverno perché al riparo dalla Bora.