Regolamento per la formazione medico specialistica

Art. 29 - Attività assistenziali e livelli di autonomia

Nel rispetto delle disposizioni di cui all’art. 38, del d.lgs. n. 368/1999, lo specializzando inserito nella rete formativa assume progressiva responsabilità durante il percorso formativo, con particolare riguardo all’ultimo anno del Corso. Tale responsabilità deriva dalle competenze acquisite e certificate dal tutor nel libretto diario. In ogni caso lo specializzando non può essere impiegato in totale autonomia nella assunzione di competenze di natura specialistica. (D.I. 68/2015). 

Nell’ambito del Piano Individuale di Formazione, il Direttore della Scuola, in accordo con il Consiglio della Scuola, deve indicare annualmente la progressiva assunzione di compiti assistenziali assegnati ad ogni medico in formazione specialistica nel corso dell’iter formativo, specificando il grado di autonomia raggiunto nelle diverse attività cliniche. Il grado di coinvolgimento del medico in formazione nell’esercizio delle attività assistenziali deve essere modulato dalla semplice attività di affiancamento ai dirigenti strutturati nello svolgimento delle loro attività ad una autonomia vincolata nell’esecuzione della prestazione assistenziale erogata; il coinvolgimento del medico in formazione specialistica può variare per le singole attività in funzione delle attitudini personali e del percorso assegnatogli. 

L’attribuzione dei livelli di autonomia e responsabilità deve avvenire in maniera nominale per ogni singolo medico in formazione specialistica e non è necessariamente legata ai passaggi d’anno. 

Le attività assistenziali, relative alla formazione specialistica, sono distinte in almeno tre gradi di autonomia: 

- attività di appoggio - quando assiste il personale medico strutturato nello svolgimento delle sue attività;  

- attività di collaborazione - quando il medico in formazione svolge personalmente procedure ed attività assistenziali specifiche, sotto il diretto controllo di personale medico strutturato; 

- attività autonoma - quando il medico in formazione svolge autonomamente compiti che gli sono stati affidati in modo specifico e puntuale; il personale medico strutturato deve sempre essere disponibile per la consultazione e l'eventuale tempestivo intervento. 

Spetta ai Direttori, in accordo con i Consigli, individuare le situazioni cliniche, le attività assistenziali e gli atti dei medici sui quali graduare, in relazione alla tipologia e complessità, i diversi livelli di autonomia/responsabilità del medico in formazione specialistica. Tali job description andranno comunicate per mezzo delle Segreterie delle Scuole alle strutture sanitarie della rete formativa.