Per il funzionamento del Comitato Paritetico d'Ateneo sul fenomeno mobbing

Art. 2 - Compiti e procedure

1. Il Comitato svolge i seguenti compiti:

a) raccolta dei dati relativi all’aspetto quantitativo e qualitativo del fenomeno;
b) individuazione delle possibili cause, con particolare riferimento alla verifica dell’esistenza di condizioni di lavoro o fattori organizzativi e gestionali che possano determinare l’insorgere di situazioni persecutorie o di violenza morale;
c) proposte di azioni positive in ordine alla prevenzione delle situazioni che possano favorire l’insorgere del mobbing;
d) formulazione di proposte per la definizione di un codice di condotta e di possibili soluzioni al fenomeno.
2. Le proposte formulate dal Comitato sono presentate all’Amministrazione per i connessi provvedimenti, tra i quali rientrano, in particolare, laddove non presenti, la costituzione e il funzionamento di sportelli di ascolto nell’ambito delle strutture esistenti, l’istituzione della figura del consigliere/consigliera di fiducia, nonché la definizione di un codice di condotta specifico concernente il fenomeno del mobbing, sentite le organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL Università 2002/2005.
3. L’Ateneo pubblicizza i risultati del lavoro svolto dal Comitato, attraverso il sito web, circolari e simili.
4. Il Comitato è tenuto a redigere una relazione annuale sull’attività svolta, da inoltrarsi al Rettore e al Direttore Amministrativo dell’Ateneo.
5. In relazione all’attività di prevenzione del fenomeno, il Comitato valuta l’opportunità di attuare, nell’ambito dei piani generali per la formazione, idonei interventi formativi e di aggiornamento del personale finalizzati, tra l’altro, ai seguenti obiettivi:
a) affermare una cultura organizzativa che comporti una maggiore consapevolezza della gravità del fenomeno e delle sue conseguenze individuali e sociali;
b) favorire la coesione e la solidarietà dei dipendenti attraverso una più specifica conoscenza dei ruoli e delle dinamiche interpersonali, anche al fine di incentivare il recupero della motivazione e dell’affezione all’ambiente lavorativo da parte del personale.
6. Le attività informative e formative proposte dal Comitato saranno esaminate e – laddove approvate – attuate dagli organi e dalle strutture dell’Ateneo competenti in materia di formazione del personale.